Dal 1405 al 1797 cioè per quattro secoli Padova fu suddita della Repubblica di Venezia. La storia padovana di quell'epoca si limita ad avvenimenti di cronaca locale e non avvenne alcuno di quei gloriosi fatti e che resero così celebre ed illustre la nostra patria nei secoli precedenti. A governare Padova, Venezia inviava due suoi nobili uno col titolo di Podestà e l'altro di Capitano e la loro carica durava due anni però molte volte rinnovata alle stesse persone. Il Podestà aveva l'amministrazione civile ed il Capitano quella militare, inoltre vi erano due Camerlenghi che dipendevano dal Podestà ed erano incaricati della riscossione dei dazi e delle tasse, ed anche questi erano nobili di Venezia. Tra la nobiltà padovana veniva nominato il Consiglio ed i Deputati i quali dirigevano solo le proprietà e le rendite che possedeva la città. Solamente i Giudici ed i Notai che formavano due Corporazioni pure autorevoli nel Governo della Città non era prescritto fossero nobili, così pure per gli impieghi secondari, ma nelle alte cariche non venivano eletti che i nobili. Questa amministrazione sarebbe stata ottima perché aveva buone leggi, ma era in mano a pochi privilegiati e talvolta interessati e gli allusi non erano colpiti dal Governo Centrale di Venezia il quale si occupava esclusivamente degli interessi generali dello Stato e quelli particolari delle città di terra ferma li lasciava in arbitrio dei suoi governatori.
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